Perché è utile raccontare la storia del tovagliolo?

Per giustificare le varie tendenze personali, spesso attribuite a usanze di famiglia o spacciate per regole. I tovaglioli moderni, in lino i migliori, ma anche in cotone o fibre miste, purchè piacevoli al tatto ed alle labbra, sono di forma quadrata. Spesso dello stesso colore della tovaglia, a volte in netto contrasto.

Nelle tavole eleganti il tovagliolo serve esclusivamente per asciugare le labbra prima di bere – per non lasciare indecifrabili aloni sull’orlo del bicchiere – alla fine del pasto o quando se ne ha la necessità.

La piegatura classica è a libro, con apertura verso l’esterno del posto apparecchiato, per essere facilmente preso con due dita, aperto e disteso sulle ginocchia, all’inizio del pranzo. Lo si rimette a sinistra del piatto, leggeremente spiegazzato, mai ripiegato, prima di alzarsi da tavola.

The post Lo sapevi che... il Tovagliolo va a sinistra first appeared on Alba Catering.

Le origini risalgono, a quando nell’antica Roma si celebravano i Saturnali, una festa molto simile al Carnevale odierno. Durante questo periodo di banchetti e feste popolari, uno dei simboli d’eccesso erano le frictilia, dolci fritti nel grasso di maiale, distribuiti alla folla fra le strade della città.

Ma esiste anche una leggenda napoletana…!

La storia farebbe risalire il loro nome alla Regina Savoia che volle chiacchierare ma ad un certo punto le venne fame e chiamò il cuoco di corte, Raffaele Esposito, per farsi fare un dolce che potesse allietare lei e i suoi ospiti, egli prese spunto da quella chiacchierata e diede il nome di “chiacchiera” al dolce appena fatto.

Vi aspettiamo da Alba Caffè…. Ma sappiate che una sola chiacchiera, non basta mai!

The post Una sola chiacchiera non basta mai! first appeared on Alba Catering.

La nascita dell’Afternoon tea viene fatta risalire agli inizi dell’ Ottocento. Pare che la Duchessa Anna di Bedford che introdusse questa piacevole pausa tra le abitudini dell’aristocrazia inglese, nella prima metà del XIX secolo. Siccome a quel tempo i pasti quotidiani erano solo due, la colazione e la cena, la Duchessa volle spezzare l’appetito di metà pomeriggio con uno spuntino intermedio, dove accanto ad una tazza di tea venivano serviti sia dolci che salati. Ben presto, l’ora del tè non solo divenne una moda imitata nei salotti dell’aristocrazia londinese, ma anche uno tra i principali simboli della nazione. Infatti, ancora oggi in Inghilterra si consumano ben 165 milioni di tazze di tè al giorno!

Latte o limone? La maggior parte degli inglesi beve tea col latte e questa usanza trova il suo perchè quando anticamente si usavano solo finissime porcellane per servirlo e si temeva che la bevanda troppo calda potesse crinare le tazze rovinandole,cosi si freddava leggermente col latte; aggiungere il limone è invece un usanza che arriva dalla Russia, poichè il tea a quei tempi arrivava dopo un viaggio interminabile dalle Indie, quindi l’acido del limone ne copriva il gusto rancido delle foglie oramai rovinate.

The post E’ l’ora del tè first appeared on Alba Catering.

È profumo di cera che si mescola nell’aria, è prelibato gioco di riverberi che dipinge un risotto, ad esempio, scaldandolo di colore, oltre che di certo sapore.

Accendere candele è quasi il tocco finale che illumina tutto il nostro lavoro, come un sigillo di garanzia, una goccia di profumo che suffraga uno stile.

Edith Wharton diceva che ci sono due modi di diffondere luce, essere la candela oppure essere lo specchio che la riflette. Noi proviamo ad essere entrambi.

The post Giochi di luce first appeared on Alba Catering.

Ma perché si spengono le candeline e si esprime un desiderio?

La candela da secoli e secoli, sembra con i Greci, si è unita alla tradizione
del festeggiamento in onore a qualche Dio.
A mano a mano la tradizione si è mantenuta e si è divulgata con lo scopo di
tenere lontani gli spiriti malvagi con il fuoco.
Tutti sanno che allo spegnimento delle candeline, pochi istanti prima, il
festeggiato deve anche esprimere un desiderio e per far sì che questo si avveri, dovranno spegnersi tutte contemporaneamente.

Perchè c’è questa usanza?

La verità però che si attribuisce all’esprimere un desiderio è il provocare fumo.
Sì, è il fumo sprigionato dalle candele che ha il compito di innalzarlo e portarlo verso il cielo dove troverà chi intercede per il festeggiato e permette la realizzazione di quanto richiesto.
Oggi, l’usanza è rimasta uguale: il fumo trasporta il pensiero del desiderio
espresso fin su nel cielo e si esaudirà il sogno nell’arco dell’anno successivo.
E’ per questo, che altra cosa fondamentale, è lo spegnimento di tutte le candele, senza saltarne una:  più fumo sprigionano le candeline spente, più la richiesta arriverà alla giusta destinazione per il suo avverarsi.

The post Perché si spengono le candeline e si esprime un desiderio? first appeared on Alba Catering.

In estate, i profumi passano per la campagna, oltre che per la cucina, per le atmosfere naturali della vegetazione nel periodo della sua massima esplosione.

È in questi mesi, infatti, che gli spazi verdi e i giardini si vivono nella loro spontanea bellezza e rigenerante freschezza tanto quanto si apprezzano per la profusione degli odori, attesi dalle narici di chiunque da tutto un anno.

Organizzare un qualsiasi ricevimento in una cornice come questa non è affatto difficile perché non è necessario avere a disposizione parchi storici o tenute blasonate per dare vita a un’occasione immersa nel fascino rurale in tutta eleganza e adeguato comfort.

È la soluzione del cottage garden, quella che oggi vogliamo proporvi, cioè di quei villini di campagna molto diffusi tra la piccola aristocrazia dell’età vittoriana che non sempre poteva permettersi un maniero, ma che non per questo veniva meno al suo innato buongusto. Ambienti curati nel dettaglio proprio laddove venivano a mancare gli ettari di terreno.

Ci riferiamo a quelle soluzioni stilistiche che nel tempo hanno cambiato forse il nome, non la sostanza, e che progettare per voi è facile come prendersi cura di un prato domestico, se alberga il piacere di fare.

Le proposte di menu da abbinare ad un evento così strutturato esteriormente possono, e devono, essere composte a partire dalla stessa semplice armonia.

Gli occhi dei vostri ospiti verranno rapiti al pari dei loro nasi dai vigneti illuminati da candele, dalle panche di legno accessoriate con cesti di frutta e verdura, dai fili d’erba che si fanno protagonisti per i tovaglioli da allacciare; e sarà un attimo farli sentire bene, a loro agio, avvolti da una ricercata delicatezza, come catapultati in una situazione di vita romantica, bohémien e indimenticabile.

Che lascia senza fiato.

The post Ricevimenti da cottage garden! first appeared on Alba Catering.

Ma…invitare gli amici a pranzo o a cena è sempre un’occasione speciale e l’arte della tavola francese fa sentire importanti gli ospiti.
Non è necessario portare fuori l’argenteria migliore: un pasto di successo deriva anche dai piccoli dettagli!!

Diciamocelo, spesso la scelta di un ristorante in cui pranzare o cenare non
dipende solo dalla qualità del cibo e del servizio, ma anche dalla prima
impressione che il luogo ci trasmette.

Ecco che esistono delle regole molto importanti per una corretta mise en place:
1. L’ambiente. Ancora prima di scegliere gli accessori da mettere in tavola, assicuratevi che la stanza sia immacolata: per godersi un pasto è
fondamentale percepire una buona sensazione di spazio;
2. La doppia tovaglia. Prima di stendere la tovaglia, coprite il tavolo con un
mollettone: questo offrirà una certa comodità ai vostri ospiti quando
poggeranno le braccia sul tavolo e servirà ad attutire il rumore quando ad
esempio poggeranno le posate. Una volta inserito il mollettone, scegliete
la tovaglia a seconda della stagione, il vostro gusto e l’eventuale tema del
pranzo/cena;
3. I piatti. Non devono mai stare sul bordo del tavolo, ma allineati ad
almeno 3-5 cm di spazio;

4. Le posate. Devono essere posizionate a 1,3 cm dal bordo del tavolo, la
forchetta a sinistra ed il coltello a destra del piatto; mentre il coltello da
formaggio e il cucchiaio da dessert vanno posti in orizzontale tra il piatto
ed il bicchiere. I rebbi delle forchette possono essere rivolti verso l’alto
(stile inglese) o verso il basso (stile francese);
5. I bicchieri. Dovrebbero essere posizionati sempre in alto alla destra del
piatto, sopra la punta del coltello. Possono essere allineati in orizzontale o
formare un triangolo;
6. I tovaglioli. Devono sempre essere piegati e posizionati al centro del
piatto oppure al lato della forchetta.
7. I condimenti. Distribuiteli in tavola in modo che siano facilmente
raggiungibili da tutti. Assicuratevi di avere una salsiera ogni due o tre
persone.

Ecco il risultato… l’eleganza della semplicità.

The post La mise en place: apparecchiare la tavola secondo il galateo first appeared on Alba Catering.

Orgoglio ed entusiasmo degli invitati all’evento: Thomas Dane Gallery rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per l’arte Contemporanea a Napoli e in Italia.

The post PRIVATE PARTY for the opening of Thomas Dane Gallery! first appeared on Alba Catering.

E’ quella magica alchimia che riesce a combinare, in un perfetto equilibrio, servizio, accoglienza e convivialità e fa diventare l’esperienza memorabile: è un segreto fatto di piccole attenzioni.

L’ospitalità è un sentimento nobile. Il rituale dell’accoglienza, legato al suo concetto di cortesia e apertura verso lo straniero, è una consuetudine diffusa in molte culture, antiche e moderne. Il suo principio ricorre spesso, nella mitologia greca dove all’ospite, inteso come colui che accoglie lo straniero, sono imposte grandi responsabilità.

Lo sapevi che? L’ospitalità per i greci, Xenia, era una regola di convivenza civile, non un dovere ma un vero e proprio onore. Il Dio greco Zeus veniva a volte indicato con l’epiteto di Xenios, protettore dei viandanti e garante dell’ospitalità.

L’arte dell’ospitalità è legata a tanti elementi: personalità, savoir-faire, passione e lavoro di squadra.

Non si tratta soltanto di cibo presentato e servito in modo impeccabile, ma di un modo diverso di fare ristorazione che unisce la profonda conoscenza della tradizione gastronomica locale ed italiana all’estrema attenzione per il servizio e l’immagine esclusiva che si vuole trasmettere.

Intorno ad un evento, ci sono i sorrisi.
C’è la gioia di tanti. C’è il desiderio di fare un giorno lungo una vita.
Costruire nell’occasione qualcosa di veramente speciale è un’arte.
Una sapiente miscela dove ogni elemento è una nota all’interno di una grande armonia.

Noi, ci proviamo.

The post ...il segreto dell'ospitalità? first appeared on Alba Catering.

Tra i formaggi, nella zuppa, mescolati a un’omelette o nei cocktail: i fiori nel cibo sono una pratica che pare destinata a crescere.

Ora, sgranocchiare petali può sembrare anche un po’ strano, ma inrealtà l’utilizzo dei fiori nel cibo è un’abitudine che ha lunga data: dalle civiltà greca e romana fino ai cinesi e all’Inghilterra vittoriana… questo uso risale addirittura a migliaia di anni fa!

Noi abbiniamo fiori e cibo in molte occasioni: sia in un buffet formaggi, dove il colore giallo predominante dei prodotti caseari richiede di essere spezzato con toni più vivi, sia nei risotti, nei cocktail, nell’impasto di torte o biscotti.

Inoltre, c’è sempre da tenere a mente che bon ton e saggezza di uno Chef prevedono che qualsiasi elemento nel piatto non sia meramente decorativo, ma anche mangiabile, pertanto un fiore in una pietanza dovrà essere bello e buono insieme.

Un evento riuscito è un ricevimento che cura alla perfezione un menu e i suoi allestimenti, floreali e non. Quando cuciniamo con i fiori, le cucine di ALBACATERING diventano ancora più buone e più belle e sembrano un evento dentro l’evento!

The post I fiori nel cibo: come utilizzare i fiori eduli first appeared on Alba Catering.